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Investire in comunicazione: finanziamenti della Regione Toscana

aprile5

Con il bando “Aiuti alle PMI per l’acquisizione di servizi qualificati” la Regione Toscana offre l’opportunità a micro, piccole e medie imprese di rilanciare il settore della comunicazione commerciale usufruendo di finanziamenti mirati. Due gli obiettivi indicati in questo senso:

1.    Servizi di supporto all’innovazione dell’offerta

- strumenti del marketing strategico mediante i quali comprendere le dimensioni della “value proposition”;

- metodi e strumenti tipici dell’approccio “benefit oriented” con i quali esplorare “i bisogni” dei clienti e identificare le soluzioni più efficaci per i clienti più profittevoli unitamente agli elementi chiave della comunicazione;

- strumenti della comunicazione commerciale per la messa a punto del messaggio in grado di stimolare e massimizzare la percezione del valore offerto

2.    Servizi promozionali volti all’internazionalizzazione

- azioni di comunicazione e advertising sui mercati internazionali

- organizzazione di azioni promozionali sui mercati internazionali

- creazione di siti WEB, portali e altri ambienti web-based in inglese o nella lingua del Paese obiettivo del programma d’internazionalizzazione

- Web Marketing mirato ai mercati internazionali identificati quali mercati target.

È il momento di affacciarsi al web per farsi conoscere in Italia e all’estero, affidandosi a professionisti della comunicazione.

SCADENZE 2013: 30 APRILE, 31 AGOSTO, 31 DICEMBRE

Bando integrale

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Un diffuso errore di concordanza

aprile2

Eh già, fare l’editor condanna a una spietata deformazione professionale. Siamo assediati dai refusi, dalle etichette degli alimenti ai dialoghi dei film. Ogni errore scovato ci provoca un sottile stridore mentale, un fastidio che i malcapitati che ci stanno accanto non possono comprendere.

In una piovosa domenica invernale ho caricato il DVD di Ribelle – The Brave, un film di animazione della Walt Disney. Non l’avessi mai fatto! I dialoghi sono zeppi di participi concordati con il complemento oggetto. Esempio:

“il libro che mi hai prestato mi ha aiutata molto” (sbagliato)

“quel film horror mi ha terrorizzata” (sbagliato).

I linguisti assimilano tali distorsioni nell’“italiano neostandard”, l’italiano parlato effettivamente in tutta Italia nei punti in cui si discosta dalla lingua delle grammatiche. Forme colloquiali ricorrenti modellano pian piano la lingua, che non è affatto un’entità statica.

Mettiamo il caso di dover fare editing su un manoscritto che presenta queste concordanze: la grammatica ci dice che con i tempi composti il participio debba restare invariato rispetto all’oggetto.

“Il participio passato (nei tempi composti) deve regolarmente restare invariabile e non accordarsi in numero e genere coll’oggetto plurale o femminile, quando questo gli sia posposto: deve invece accordarsi in numero e genere coll’oggetto medesimo, quando questo gli sia anteposto” (L. Serianni, Grammatica italiana, Utet, 1989).

C’è un unico caso in cui il participio va concordato obbligatoriamente con l’oggetto: quando il complemento oggetto è costituito dai pronomi atoni lo, la, li. “Hai chiamato i tuoi genitori? Sì, li ho chiamati”.

 

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