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febbraio11



Turismo e storytelling: emozioniamo?

gennaio24

da www.thevalentino.it

Chi lavora nel settore del turismo è alla continua ricerca di visibilità: più visibilità vuol dire più possibilità di contatti che si possono trasformare in opportunità di guadagno.

Esploratori senza bussola
Dall’avvento dei social, chi lavora nel turismo si è fatto prendere dall’ entusiasmo; vedendo in questi mezzi il “nuovo modo” per farsi conoscere e avere più visibilità, ha aperto in piena autonomia account su twitter, pagine su facebook senza sapere chi, perché e come!

La direzione è giusta: cercare nuovi contatti tramite il web è inevitabile, inserire la propria struttura nel web e nel mondo social senza una strategia è invece è errato e appartiene ad una logica del passato: persiste l’idea che il web sia ancora effimero e vaporoso e quindi non convenga investire nell’immediato.
“Intanto vedo io come va, poi nel caso mi rivolgo a qualcuno”.

Troppo profili sociali e siti web curati poco e gestiti male non servono, anzi, riflettono l’immagine di una struttura non adeguata alle aspettative di chi cerca in rete.
Come primo passo è quindi opportuno che l’operatore turistico si adegui e riveda la propria immagine sul web con l’aggiornare o pensare un restyling del proprio sito.

Storytelling: raccontiamo il territorio tramite l’emozione
Prendo spunto da un incontro che ho avuto con la titolare di una struttura turistica e, parlando di promozione e comunicazione, è uscita la parola magica: storytelling.

Lo storytelling è l’arte del raccontare, è un metodo di scrittura che usa la narrazione per promuovere idee e trasmettere valori in cui il pubblico possa riconoscersi e provare un senso di appartenenza; non a caso i brand usano lo storytelling per creare un’esperienza unica con il consumatore e instaurare così un legame diretto e di fiducia con esso.

Ma per il turismo?
Solita cosa. Ovvio che in questo caso non ci sarà da raccontare un prodotto ma da “narrare” un territorio, e un territorio come lo narri se non attraverso l’emozione di chi lo vive in quel momento o l’ha vissuto o lo sta vivendo?
Il turismo rispetto a qualche anno fa è cambiato moltissimo: assistiamo ad un turismo attivo, curioso, desideroso di conoscere e comprendere, di vedere e di sapere, di assaggiare e di ascoltare.
Un turismo che ha piacere a condividere in rete la propria esperienza e che tramite i social network ha la capacità di influenzare la scelta di amici e conoscenti .
Raccontare il territorio tramite i sentimenti e l’emozione condivisa diventa quindi un percorso obbligato per chi opera nel settore turistico.

INSTAGRAM: UN’IMMAGINE VALE PiÙ DI MILLE PAROLE
Instagram è un social network nato per la condivisione di scatti tramite tablet e smartphone.
Il concetto è questo: vedo qualcosa, mi piace, mi emoziona, scatto e condivido, o nella rete sociale di Instagram, tramite l’utilizzo di hastag, oppure anche in altri social.
Instagram permette infatti di collegare il proprio account con quello usato sugli altri social network come Facebook, Forsquare e Twitter; pensate quindi alla capacità di diffusione dell’immagine.
Ritengo che grazie a queste potenzialità di condivisione Instagram sia il canale più adatto per “narrare” un territorio e creare quindi lo storytelling dell’ emozione attraverso le immagini.

Ecco un post interessante di Enrico Ferretti dove ci illustra qualche esempio di come le strutture turistiche usano Instagram e ci lancia qualche consiglio utile. 

STORYTELLING TURISTICO: DA DOVE PARTIRE?
Una piccolo accenno ad Instagram non deve trarre in inganno, non è l’unico social network da utilizzare.
Raccontare il territorio è qualcosa di molto più vasto e complesso, ha bisogno di una strategia ben pianificata e, soprattutto, di tempo: c’è il tempo della semina e poi il tempo della raccolta.
Ma partire si deve, ecco quindi i primi passi da fare:

1) avere un sito web (imprescindibile)
2) inserire contenuti di qualità (scritti da copy professionisti)
3) usare i social network (instagram, facebook, twitter, youtube, pinterest, google+)
4) seguire qualche blogger che parla del territorio e con il quale puoi interagire.
Ecco i primi passi da fare per far partire una struttura turistica con il piede giusto nell’era digitale. Ogni punto merita un approfondimento che mi riprometto di scrivere.

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