Come scrivere una scena d’azione
Ogni genere narrativo ha il suo stile, atto a lavorare sui binomi di base “evocare-descrivere” e “rallentare-accelerare”.
Alle prese con una scena d’azione, dovremmo calarci in una dimensione cinematografica e immaginare il ritmo che vogliamo dare al susseguirsi degli eventi. Il lettore vuole l’adrenalina, e noi siamo pronti a dargliene in quantità.
Come non commettere passi falsi? La parola d’ordine è: RITMO!
Ecco cinque regole per una buona riuscita.
- Descrizioni
non devono intralciare le sequenze dell’azione per non alterarne la rapidità; destiniamo le descrizioni di ambienti e personaggi alla fase preliminare o posteriore e non raccontiamo banalità (rileggete ad alta voce)
- Tempi verbali
nella densità di avvenimenti, non cedete alla tentazione di arricchire con i gerundi: “Sollevò la pistola e la puntò dritta alla testa di Murphy, cercando di tenere salda la presa sul calcio e ignorando le sue grida. Murphy si chinò, guardando a terra e sperando nell’intervento della polizia”. Sentite com’è pesante? Il gerundio cristallizza l’azione. Va usato con parsimonia.
- Dialoghi
rapidi, in sequenza, con frasi di attribuzione dosate col contagocce:
«Alzati, Murphy. Fine dei giochi». (, disse Adam.)
«Vallo a raccontare alla polizia qua fuori». (, rispose Murphy.)
«Il gioco è appena cominciato». (, replicò Adam.)
Vedete la differenza? Torniamo al caro criterio della parsimonia: quando non serve specificare, andiamo oltre. Lasciamo spazio all’evocazione nel lettore.
- Avverbi e indicazioni temporali
mi soffermo su un altro tipico punto debole della scrittura che rallenta la stesura delle scene d’azione. “Immediatamente”, “in un attimo”, “improvvisamente”, “subito dopo”, andrebbero sostituiti con espedienti narrativi. Invece di scrivere: “improvvisamente Murphy si voltò verso l’uscita e tentò una fuga disperata, in un attimo Adam gli fu addosso e subito dopo lo gettò a terra”, proviamo con: “Adam fece appello a tutte le sue forze e azzardò una fuga disperata verso l’uscita. Adam si lanciò su di lui e lo gettò a terra come un fantoccio”.
- Lunghezza delle frasi e punteggiatura
frasi brevi = pathos. Suddividere, spezzare, punto e a capo. Limitare al massimo i puntini di sospensione, che fanno molto “ggiovane”.
Infine, armatevi di belle letture sul genere: troverete altri spunti per riuscire a incatenare i lettori alle vostre pagine.
quella di scrivere scene di azioni è sempre stata una cosa che ho trovato molto complicato, sia da un punto di vista ortografico che da un punto di vista narrativo!
Brava Ilaria questi consigli sono sicuramente una buona guida per iniziare!