Come proporre un manoscritto alle case editrici
Mettetevi nei panni di una casa editrice: ogni giorno viene bombardata da numerosissime proposte da parte degli autori. Se non volete che la vostra mail/lettera di presentazione sia cestinata all’istante, distinguetevi dalla massa e proponete il manoscritto come si deve.
- mail o lettera di presentazione
evitare formalismi e, viceversa, tono troppo scherzosi. Non presentatevi con la spocchia di chi è convinto di aver scritto un best seller, ma con l’umiltà di chi ha davvero qualcosa da trasmettere ai potenziali lettori. In poche righe dovete riuscire a sintetizzare l’argomento e il target del libro (che saranno approfonditi nella sinossi), facendo riferimento a testi simili pubblicati dall’editore. Così dimostrerete di non sparare nel mucchio e conoscere davvero le scelte editoriali della casa editrice. Citare titoli o collane è un gradito segno di professionalità.
- sinossi
una bella sinossi dà un’impennata al successo della proposta. Anche in questo caso, in una pagina al massimo deve venir fuori il succo del libro. Mai svelare, ma incuriosire e invogliare a chiedere il manoscritto in lettura.
- nota biografica
chi siete? Bella domanda, vero? A un editore non interessa in che anno vi siete laureati o se avete l’hobby di impagliare orsi, basta accennare alla professione e al vostro approccio alla scrittura, magari segnalando pubblicazioni o partecipazioni ad eventi letterari.
- il manoscritto
se non espressamente specificato nelle modalità di presentazione della proposta, va inviato solo se richiesto, quindi in un secondo momento rispetto a sinossi e nota biografica. Manco a dirlo, rileggetelo 1000 volte e siate certi di non avere sparso “orrori” che vi declasserebbero in un batter d’occhio.
Preparate un file con le date di invio della proposta, vi servirà a monitorare i tempi di risposta.
Infine, armatevi di santa pazienza: potrebbero passare anche 8 mesi prima di essere contattati.
Troppo complicato? Me ne occupo io!
Complimenti, preziosi suggerimenti. Il neo di solito è la lunga attesa, snervante, a volte paradossale. Buona lettura a tutti